La stagione del Mondiale d’inverno si è caratterizzata in questa prima parte per i tanti impegni ravvicinati tra campionato e coppe europee. Questo ha portato alla creazione di un calendario fittissimo per le squadre di tutta Europa, con un partita ogni 3 giorni. La variabile non tanto impazzita e prevedibile sono stati quindi anche i tanti infortuni che hanno colpito tantissimi big.
Se andiamo a comparare i dati sugli infortuni della stagione 2021/2022 con quelli della stagione in corso possiamo notare subito un aumento di circa il 20%. Abbiamo tenuto in considerazione solo gli infortuni muscolari e non quelli di natura traumatica che spesso sono legati al caso. Se andiamo ad analizzare anche cosa accade anche in altre latitudini noteremo come la Premier League è la competizione che subito il maggior numero di infortuni. Con ben 1231 infortunati la prima lega al mondo supera di ben 540 infortuni la Ligue 1 che chiude questa classifica in Europa con 691 infortuni. Evidente che con il ritmo più elevato ed impegni sempre più ravvicinati i calciatori in questa stagione non hanno avuto modo di recuperare mai a pieno. Si sono esposti ad uno stress fisico e mentale che ha portato molti di loro a cedere il passo.
Cosa che molti ignorano sono i costi che questi infortuni sono costati alle casse dei club e delle varie leghe. I club inglesi, infatti, hanno sostenuto costi per 219,64 milioni di euro a causa di questa situazione con la Liga spagnola che è seconda con 130,12 milioni. Fra tutti i club europei il PSG è quello che si posiziona in testa alla classifica con ben 40,73 milioni di euro. In italia la regina, per quanto riguarda la stagione scorsa è la Juventus con una spesa che si aggira intorno ai 22,6 milioni, avendo subito 88 infortuni. Al secondo posto, nel campionato Italiano abbiamo il Napoli con 71 infortuni che sono costati 11,78 milioni e al terzo posto chiude il Milan con 9,76 milioni per 55 infortuni.
Una vera e propria ecatombe tecnica ed economica che può ricondursi quasi esclusivamente al Mondiale in inverno che porterà soldi alle casse della Fifa, ma che toglierà soldi alle casse dei club. La situazione potrebbe addirittura esplodere dopo la rassegna Mondiale perché mai si è giocato così tanto e mai si sono giocate così tante gare importanti in poco tempo. L’Italia e le squadre italiane, soprattutto quelle che si fondano su giocatori nostrani, però potrebbero essere avvantaggiate per via del fatto che noi il Mondiale lo guarderemo da casa. Chissà che se maggio/giugno quando le coppe europee si concluderanno questa magra speranza potrà alleviare il dolore della seconda esclusione consecutiva dalla Coppa del Mondo.
di Giovanni Nuti
