Se la qualificazione è ancora in discussione in vista della gara da dentro-fuori contro l’Iran, gli USA un primo posto lo hanno già ottenuto. Gli americani infatti detengono l’ambito primato della nazione con il maggior numero di sponsor nell’intero Mondiale. Primato condiviso con i padroni di casa del Qatar che però avevano un vantaggio strategico ben evidente. Una notizia tutt’altro che sorprendente se si considerano le grandi capacità di business degli americani. Dei 26 sponsor complessivi della competizione, ben 6 sono a stelle e strisce: in prima fila non possono mancare McDonald’s e Coca Cola, simbolo della cosiddetta guerriglia marketing e partner storici della FIFA World cup. Seguono Budweiser, che premia gli MPV di ogni match, Visa, Algorand e Frito-Lay. Nella speciale classifica, il terzo posto è per la Cina con 4 mentre seguono a uno Brasile, Germania, India, Messico, Singapore, Corea del Sud e Svizzera. Nonostante tutto, il primato nella lista degli sponsor rappresenta una magra consolazione per gli USA, dopo esser stati sconfitti dallo Stato del Golfo per il ruolo di paese ospitante per i Mondiali 2022.
Ma la vera rivincita degli USA è stata nel momento in cui è stata centrata la qualificazione dopo il flop di Russia 2018. Nell’edizione precedente gli statunitensi mancarono il pass verso l’Europa, scatenando proprio la furia degli sponsor ora presenti. Questo dopo che Fox Sports pagò la cifra record di 400 milioni di dollari per i diritti televisivi, offrendo una copertura mediatica senza precedenti. Non resta che aspettare il verdetto del campo: battere l’Iran è un obbligo. Parola di Sponsor.