Al momento dell’assegnazione dei Mondiali al Qatar la preoccupazione principale è stata quella che la rassegna non si giocasse a temperature proibitive come accaduto ad USA 94. Il primo accorgimento è stato quello di farlo disputare a novembre, ma di media in questo periodo dell’anno le temperature oscillano tra i 28° ed i 34°. Considerando che durante la fase ad eliminazione alcune partite si sarebbero dovute giocare nelle prime ore del pomeriggio si è dovuto pensare a qualcosa che potesse abbassare la temperatura all’interno degli stadi.
A risolvere il problema ci ha pensato l’ingegnere Saoud Abdulaziz Abdul Ghani che è stato soprannominato “Mister Cool”. Con il suo metodo, infatti, all’interno degli impianti da gioco durante le partite le temperature oscillano tra i 23 ° ed o 25°. La tecnologia utilizzata permette non solo di raffreddare la temperatura, ma anche di migliorare la qualità dell’aria. Il sistema prevede l’aspirazione dell’aria calda che poi dopo esser stata raffreddata e purificata viene soffiata all’interno dell’impianto attraverso dei bocchettoni posto sotto i seggiolini degli spettatori ed a bordo campo.