QATAR 2022 – MARIO “IL FALCO” LO HA RIFATTO DI NUOVO: PROFESSIONE INVASORE DALL’ANIMO GENEROSO

“Ci son cascato di nuovo” avrebbe cantato Achille Lauro pensando a Mario Ferri detto il Falco che quest’oggi durante la gara tra Portogallo ed Uruguay ha invaso il campo con la classica maglia di Superman ed un bandiera arcobaleno. Un gesto oscurato maldestramente dalla regia internazionale che ha colto invece un momento storico. Mario, infatti, ha avuto la lucidità di passare di fronte al direttore di gara iraniano Alireza Faghani e lasciare li sul campo la bandiera che è stata raccolta da quest’ultima in maniera quasi simbolica.

“Il Falco” non è nuovo a questi diversivi che lo hanno reso famoso. Lui però tiene nascoste altre gesta delle quali potrebbe andare più fiero. Nell’ultimo anno, infatti, Mario si è recato prima in Ucraina e poi in Burundi per aiutare le popolazioni del posto. Un’animo nobile dietro un fare da guascone che lo rendono però un vero fuoriclasse. Nel Mondiale dove la Fifa ed alcuni paesi decidono di censurare quei comportamenti ritenuti sconvenienti Mario se n’è fregato ed ha fatto una vera e propria magia in nome della salvaguardia dei diritti umani nei confronti delle minoranze. Peccato che Adani si è lasciato sfuggire l’occasione perchè l’invasione di Mario avrebbe meritato tutt’altra enfasi perchè il calcio o come ama chiamarlo lui il “futbol” è integrazione.

Tranquillo Mario l’invasore più coraggioso del mondo rimani tu e se Messi e Ronaldo smetteranno ti aspettiamo nel 2026, perchè la “cazzima italiana” è meglio della “garra charrua”.

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