Come era prevedibile da qualche settimana, è stata decretata ieri fine della storia tra Cristiano Ronaldo ed il Manchester United. I Red Devils, infatti, hanno comunicato ufficialmente la decisione di interrompere anticipatamente il contratto con il cinque volte pallone d’oro. Una scelta obbligata dopo la discussa intervista del portoghese a Piers Morgan. La stella di Madeira chiude quindi la sua seconda parentesi in Inghilterra con 27 gol in 53 partite tra Premier League e coppe. Numeri che in qualche modo raccontano le difficoltà di uno dei giocatori più forti della storia.
E ORA? – se vi avessero detto, qualche tempo fa, che prima di gennaio ci sarebbe stato Cristiano Ronaldo nella lista degli svincolati, ci avreste mai creduto? Forse sí, forse no. Di sicuro è per definizione la vera occasione di mercato. E ora? Le prime voci parlano di un ritorno allo Sporting Lisbona. Una soluzione romantica ma poco percorribile a meno che CR7 non voglia rimettersi in gioco in una realtà lontana dai grande palcoscenici. Ma si sa, Ronaldo è l’esempio dell’ambizione e infatti, come riportato dalla Spagna pochi giorni fa, attraverso il suo agente CR7 si sarebbe proposto al Real Madrid, nonostante il muro di Florentino Perez. Jorge Mendes dall’alto della sua esperienza continua a muoversi per soddisfare le pretese di Cristiano: in Premier occhio al Chelsea, con il patron Todd Boehly che è da anni un suo grande ammiratore. In Italia, nonostante qualche sondaggio con Napoli, Inter e Milan le porte appaiono chiuse per via dei costi dell’operazione. La cosiddetta “ultima spiaggia” è sicuramente l’Arabia Saudita dove molti club sarebbero disposti a fare follie al fine di garantirsi le prestazioni del portoghese.
PERCHÉ SÌ – nonostante le critiche, Ronaldo resta un attaccante incredibile. Un giocatore ancora in grado di fare la differenza quando serve. Se con gli anni ha perso lo spunto in velocità, di sicuro non ha fatto lo stesso con il vizio del gol. Come del resto testimoniano i 18 gol in 30 partite di Premier League nella stagione 2021/22. Inoltre, CR7 ha un grande peso specifico nelle questioni extra campo: record di maglie vendute al suo ritorno a Manchester e atleta con più seguito al mondo su Instagram (501 milioni di followers). Nel 2022 sono dati tutt’altro che trascurabili, in particolare per club che hanno bisogno di una vera e propria cassa di risonanza per curare e, soprattutto, incrementare la propria reputazione.
PERCHÉ NO – Come accaduto a tanti grandi campioni del passato – ad esempio Michael Jordan – non sempre si riesce ad essere “star” sia sul campo che nello spogliatoio. Negli ultimi anni in particolare, Ronaldo è stato spesso al centro delle polemiche per il suo rapporto con i compagni di squadra. Quasi fosse un’entità totalmente distante dal resto del gruppo. Ciò non può far altro che creare tensioni quando le cose non girano. Cristiano stesso, nell’intervista a Piers Morgan, ha confermato più di qualche difficoltà nel rapportarsi con alcuni giocatori della rosa. Ma non solo, il portoghese (37 anni compiuti) vanta uno stipendio irraggiungibile per molti club di prima e seconda fascia, in particolare se l’investimento è puramente sul breve periodo.
E voi, prendereste Ronaldo nella vostra squadra del cuore?
Foto Cristiano Ronaldo Twitter