ATALANTA, REGINA DEL BILANCIO: MA LE PLUSVALENZE…

Ormai da diverse stagioni in Serie A, alle celebri squadre nominate come “sette sorelle”, se ne è aggiunta un’ottava che ha costruito la propria identità su un grande lavoro in campo grazia alla maestria del tecnico Gianpiero Gasperini, e su una pregevole attenzione all’aspetto societario: l’ottava sorella è l’Atalanta. La Dea rappresenta un esempio di eccellenza e precisone in termini amministrativi del club, infatti ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2022 con un utile pari a 11 milioni di euro spinto in particolar modo dalle plusvalenze. Si tratta, tuttavia, di un esercizio che riguarda soli sei mesi, in seguito alla modifica della data della chiusura del bilancio dal 31 dicembre al 30 giugno dopo che il club nerazzurro ha accolto nella propria società l’ingresso della cordata statunitense di Stephen Pagliuca. Calcio e Finanza ha quindi scandagliato il bilancio della società e quello che emerge è molto interessante.

Atalanta: i ricavi del bilancio del 2022

Nei sei mesi quindi dall’1 gennaio al 30 giugno 2022, scendendo nel dettaglio, il fatturato della società bergamasca è stato pari a 119,5 milioni, mentre i costi sono ammontati a 103,3 milioni. Inoltre, il patrimonio netto del club è salito, grazie al nuovo utile, a quota 177 milioni di euro. Nel complesso l’Atalanta nei primi sei mesi del 2022 ha registrato 119,5 milioni di euro di ricavi. La voce fondamentale è quella relativa alle plusvalenze, con incassi per 44,2 milioni di euro, mentre i diritti tv sono stati pari a 37,6 milioni di euro. Le plusvalenze di maggiore importanza sono legate alle cessioni di: Robin Gosens all’Inter per 25 milioni (plusvalenza di 24,1 milioni) con potenziali bonus per 3 milioni; Andrea Colpani al Monza per 9 milioni (plusvalenza di 8,8 milioni); Filippo Melegoni al Genoa (plusvalenza di 3,8 milioni); Davide Bettella al Monza per 4 milioni (plusvalenza di 3,5 milioni) con potenziali bonus per 5 milioni.

I guadagni per l’Atalanta non finiscono qui perché la Dea ha incassato anche 6 milioni di euro dalle cessioni temporanee. In particolare 2,1 milioni da Sam Lammers all’Eintracht Francoforte, 1,7 milioni da Roberto Piccoli al Genoa e 1 milione da Matteo Lovato al Cagliari, tutte operazioni riguardanti la stagione 2021/22, senza contare i premi di rendimento per 8,4 milioni (in particolare 5,4 milioni da Lennart Czyborra al Genoa). Ulteriori ricavi arrivano dai diritti tv da cui sono registrati 25,3 milioni dalla Serie A, 4 milioni dalla partecipazione alla Champions League 21/22, 7 milioni dalla partecipazione alla Europa League 21/22 e 1,1 milioni dalla partecipazione alla Coppa Italia, mentre le varie sponsorizzazioni sono valse ben 11,8 milioni di euro.

Atalanta: i costi del bilancio del 2022

Nella totalità i costi a bilancio per l’Atalanta sono stati pari a 103,3 milioni. Dettagliatamente, la maggior parte delle spese sono legate ai costi per il personale, pari a 44,6 milioni di cui 31 milioni come compensi contrattuali per i calciatori. Tra gli altri costi da mettere in conto appaiono gli ammortamenti e le svalutazioni che sono state pari a 34,4 milioni di cui 28,3 milioni legati agli ammortamenti dei calciatori.

Nel corso dei primi sei mesi del 2022, l’Atalanta inoltre ha speso anche sul calciomercato utilizzando 43,8 milioni in nuovi acquisti, di cui 22,8 milioni per Jeremie Boga dal Sassuolo e 20,7 milioni per Merih Demiral dalla Juventus. Da aggiungere al bilancio successivo però, quindi dopo il 30 giugno 2022, ci saranno anche gli acquisti di Ederson dalla Salernitana per 21,8 milioni, Rasmus Hojlund dallo Sturm Graz per 17,2 milioni, Ademola Lookman dal Lipsia per 9,2 milioni e Brandon Soppy dall’Udinese per 9,1 milioni.

Atalanta: situazione del bilancio del 2022

L’Atalanta è riuscita a mantenere il bilancio in positivo, la differenza tra fatturato e costi è stata favorevole dunque per 16,2 milioni. Il risultato ante imposte è stato positivo per 16,3 milioni, mentre il risultato netto lo è stato per 11 milioni. Il patrimonio netto al 30 giugno 2022 è così cresciuto fino ad ammontare quota 177 milioni milioni di euro, in ulteriore crescita dunque rispetto ai 166 milioni al 31 dicembre 2021. Per quanto concerne l’aspetto dei debiti, questi al 30 giugno 2022 erano pari a complessivi 152 milioni di euro: tuttavia, la posizione finanziaria netta era in positivo per 47,5 milioni, considerando i soli 6 milioni di debiti finanziari e la liquidità in cassa per 53,6 milioni.

di Stefano Gentili

Foto Twitter Atalanta

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