La nazionale croata guidata da Zlatko Dalic è arrivata per la seconda rassegna consecutiva ai vertici del calcio mondiale. A Qatar 2022, nella giornata di ieri, 17 dicembre, Gvardiol e compagni hanno conquistato il terzo posto nella finalina contro il sorprenderne Marocco di Regradui. La Croazia si è dimostrata essere una squadra solida guidata dai suoi senatori: Modric, Perisic e Brozovic che hanno preso in mano la squadra accompagnandola sino alla medaglia di bronzo.
I Vatreni guidati da Dalic hanno compiuto un percorso eccezionale in questi otto anni, da Russia 2018 a Qatar 2022. L’arrivo in una finale mondiale per la prima volta della sua storia contro la Francia è stato un sogno per tutto il popolo croato. Tra l’altro in quella finale di Mosca, la Croazia era suppurata da tutti i gli appassionati di calcio che credevano nella favola balcanica.
I Mondiali della Croazia nel passato
Partendo da Francia ’98, torneo in cui la Croazia debuttò al Campionato del Mondo. Lì, la nazionale europea, allora guidata da Tomislav Ivic, ha ottenuto lo stesso piazzamento di Qatar 2022, ossia la terza posizione. Nella finale del 3°/4° posto aveva battuto l’Olanda per 2-1, con i gol di Prosinecki e Suker. In quella compagine ad inventare c’era una delle leggenda del calcio moderno: Zvonimir Boban. Dai piedi del numero 10 del Milan passavano tutti i palloni e lui inventava magici passaggi per i suoi compagni.
Negli anni seguenti la nazionale croata non ha conseguito eccellenti risultati ai Mondiali di calcio. Sia nel 2002 che nel 2006, la squadra balcanica non è riuscita ha superare la fase a gironi. Mentre, nel 2010 non è neppure riuscita a qualificarsi alla rassegna sudafricana. Quattro anni più tardi, nell’edizione brasiliana poi vinta dalla Germania è arrivata terza nel Girone A dietro ai padroni di casa e al Messico.
Il cammino di crescita della Croazia
Fino alle porte della torneo russo nel 2018, la nazionale croata aveva avuto una lunga serie di commissari tecnici che non aveva purtroppo dato continuità al progetto in corso. Dal 2000, dopo che Ivic lasciò ci sono stati ben otto allenatori che figli degli insuccessi venivano infelicemente avvicendati dalla Federazione calcistica balcanica. L’unico che ha resistito più di due anni è stato Slaven Bilic che guidò i Vatreni dal 2006 al 2012.
Mentre, l’attuale allenatore Dalic iniziò la sua avventura in panchina nel 2017 e da allora iniziò il grande percorso di crescita della rappresentativa croata culminato con la finale mondiale e con il terzo posto a Qatar 2022. L’ex allenatore dell’Al-Ain ha vissuto otto anni straordinari ma sà che con la partita contro il Marocco è terminato un ciclo. Molti dei suoi senatori il 17 dicembre hanno calcato il campo di un Campionato del Mondo per l’ultima volta. Perciò, ora il commissario tecnico dovrà fare un lavoro diverso nel prossimo futuro: fare dei giovani che hanno disputato i correnti Mondiali la struttura portante di una nazionale in fase di costruzione e inserire gradualmente le giovani promesse croate che emergeranno nei prossimi anni sino a trovare una nuova e solida identità.
Di Gloria Valli
Foto Twitter HNS