Ebbene si, ci siam cascati di nuovo. Purtroppo il Calcio non sarà mai uno sport come tanti altri, in cui chi perde appuntamenti come una Finale del Mondiale possa permettersi il lusso di complimentarsi coi vincitori, potendosi vantare del fatto di essere stato fino all’ultimo a giocarsi il titolo che ogni bambino sogna di potersi regalare. Dopo ogni sconfitta importante, meritata o no che sia, dai vinti, o quanto meno da una parte di loro, si alza sempre un coro di alibi verso colui che in campo ha il ruolo di gestore delle operazioni, ossia l’arbitro, ed i suoi assistenti. E, come dicevamo, è successo anche dopo la partita conclusiva di Qatar 2022, il Campionato del Mondo forse più divisivo di sempre, che ha visto uno degli atti finali più belli della storia del Calcio.
La Francia sarebbe stata sfavorita dalla decisione della squadra arbitrale di convalidare il terzo gol dell’Argentina, ossia quello del momentaneo vantaggio, siglato ai tempi supplementari da Messi. Il motivo di tale errore dell’arbitro Marciniak? Non fuorigiochi non segnalati, né falli alquanto discutibili lasciati correre, bensì una fattispecie molto più particolare e, soprattutto, irrilevante ai fini dell’azione di gioco. Poco prima che il fuoriclasse in forza al PSG spedisse in porta in tap-in uno dei gol più semplici, quanto forse il più importante, della propria eccezionale carriera, una parte dei giocatori della panchina dei sudamericani è entrata in campo. Questo per regola è vietato ed il regolamento parla chiaro, la sanzione per tale comportamento sarebbe l’annullamento della realizzazione per “Entrata sul terreno di gioco di uno o più giocatori non in campo“.
GOL DA ANNULALRE ALL’ARGENTINA?
Allora perché non è avvenuto? Perché l’Argentina si è vista confermare la rete del tanto agognato vantaggio? Questo solo il direttore di gara ed i suoi collaboratori potrebbero dircelo, ma possiamo provare a montare delle ipotesi. La prima potrebbe essere la più probabile, ovvero che sia stata una sottigliezza talmente tanto minima che non sia stata nemmeno notata. Anche in questo caso il regolamento viene in aiuto, dato che, spiegando la regola, sottolinea che solo “Se l’arbitro si accorge dell’infrazione” questa regola diventa valida. Altra possibilità è che abbiano notato questo modus operandi errato, ma che sia stato del tutto irrilevante e, pertanto, classificato come un qualcosa da non punire. Tra le regole indicate emerge, infatti, che tutto sia da convalidare qualora entri in campo “Un corpo estraneo che non ha interferito col gioco“.
Chiaramente, sembra poco probabile questa opzione, dato che un giocatore della stessa squadra non può essere considerato un corpo estraneo, ma potrebbe essere che nella concitazione del momento e nel peso specifico della scelta si sia stabilito di non intervenire, facendo leva su questa interpretazione. Ultima tra il ventaglio di possibilità è quella che la squadra arbitrale abbia deciso di non intervenire, nonostante l’infrazione, per non andare a creare un clima ostile per una sciocchezza che con quanto stava andando a succedere in area francese non ha avuto nulla a che vedere. Non viene raccontata nel regolamento questa opzione, ma spesso si dice che un arbitro deve aver la capacità di guidare una partita sui binari migliori per farla andare nel verso corretto, alle volte anche non seguendo alla lettera le norme esposte.
NON SEMPRE SI VINCE, MA SI ENTRA NELLA STORIA
Le recriminazioni fanno parte del gioco, i calciatori spesso cercano di influenzare i fischi del direttore di gara in proprio favore, ma si deve sviluppare la capacità di saper ammettere una sconfitta, anche quando questa brucia più di ogni altra cosa, senza cercare continuamente scuse o colpevoli da additare fuori dalle proprie fila. Se ieri qualcuno è mancato in campo, quel qualcuno è da trovare proprio tra i ranghi della Francia e non certo nell’arbitro polacco, che, invece, nonostante l’importanza del match, è riuscito a gestire nel migliore dei modi le operazioni. Bisognerebbe elogiare quanto fatto dalla nazionale d’oltralpe in questo Mondiale invece che andare a cercare di montare un inutile caso mediatico, anche perché tanto non potrebbe portare a nulla.
Les Bleus hanno ottenuto la seconda Finale consecutiva in un Mondiale, sono stati protagonisti di una partita che verrà ricordata per sempre tra le più belle mai viste nella storia di questo magnifico sport e hanno ottenuto tutto ciò con tantissimi infortunati, esclusi già prima della rassegna, e con situazioni spiacevoli legate all’influenza nei momenti caldi prima del match decisivo. Chapeau ai cugini francesi, come direbbero proprio all’ombra della Tour Eiffel, anche se il bis Mondiale dovrà attendere ed il Record di Pozzo come unico CT ad aver vinto due titoli consecutivi per questa volta è di nuovo salvo, una parte di storia è comunque vostra.
di Riccardo Caglio