Si avvicina la fine del Mondiale che avrà il suo epilogo con la finalissima tra Argentina e Francia che si disputerà domenica prossima. Tra pochi giorni, quindi, tutti i club potranno riabbracciare i propri giocatori in vista della ripresa del campionato fissata a grandi linee in tutta Europe per gennaio. Le squadre che però hanno concesso i calciatori alle nazionali per disputare il Mondiale in Qatar riceveranno dalla Fifa un’indennità.
Indennità FIFA, cosa è?
Per quanto queste competizioni siano bellissime e amate da chiunque, le Nazionali spesso sono viste come un problema, considerando soprattutto il fatto che interrompano con frequenza le competizioni tra club e rappresentino inoltre uno spauracchio per la condizione fisica dei giocatori. L’edizione invernale che sta giungendo alla sua conclusione in Qatar sappiamo benissimo quanto sia stata criticata ed osteggiata: negli scorsi mesi si è sentito spesso dire che molti giocatori con le loro rispettive squadre sembrava quasi che “tirassero indietro la gamba” per paura di infortuni e di dover saltare dunque il Mondiale per infortunio.
In tutto ciò dobbiamo però ammettere che la FIFA pensa ai club e lo fa con il FIFA Benefits Programme. Ma di cosa si tratta esattamente? Nato nel 2010 in accordo con l’ECA in vista di un altro storico Mondiale, ovvero quello sudafricano, questo programma prevede di riconoscere alle società un indennizzo economico per ogni loro giocatore presente ai Mondiali. Si è partiti dai 30 milioni di euro stanziati in vista di Sudafrica 2010, per poi passare ai 70 milioni di Brasile 2014 e i 209 milioni di Russia 2018, riconfermati per Qatar 2022. Un innalzamento impressionante del tetto massimo, triplicato in soli otto anni e pareggiato anche quest’anno. Ai club vanno 10.000 euro al giorno per ogni giocatore presente nel torneo – compreso il periodo di preparazione – e premia non solo le attuali società di appartenenza, ma anche quelle in cui il giocatore ha militato entro i due anni precedenti al Mondiale, ovvero dal momento in cui cominciano i gironi di qualificazione. Di questo sistema hanno fin qui goduto oltre 400 club di 63 federazioni affiliate differenti e sparse in ogni angolo del globo.
Quanto guadagnano i club di Serie A dall’indennità FIFA?
Per ciò che concerne la Serie A, il nostro massimo campionato è stato rappresentato a Qatar 2022 da un totale di 67 atleti provenienti da 17 differenti club italiani. Si va dall’unico convocato da Cremonese, Sassuolo e Udinese, fino agli undici che ha potuto vantare la Juventus. Ed è proprio la Vecchia Signora a portarsi a casa la fetta più grande della torta, ovvero ben 2.830.000€, superando nettamente i campioni d’Italia in carica del Milan (1.730.000€) e gli eterni rivali dell’Inter (1.580.000€). Stupisce vedere Torino (1.140.000€) e Atalanta (1.030.000€) portare via una cifra a sei zeri, entrambe più delle maggiormente quotate Roma (1.020.000€), Napoli (980.000€) e Fiorentina (930.000€), mentre la Lazio si trova in fondo a questa classifica (380.000€) facendo poco meglio di Cremonese (360.000€) e Sassuolo (340.000€). Infine, a distanza siderale vi è il fanalino di coda Udinese che racimola soltanto 190.000€.
Di Lorenzo Annis
