Sulla causa impugnata dalla Superlega contro Fifa e Uefa, sul presunto monopolio illegale nell’organizzazione delle competizioni internazionali, si è espresso l’avvocato generale della Corte UE Athanasios Rantos. Il legale nel suo parere ha lasciando poca fiducia alla parte impugnante di uscire vittoriosa dallo scontro legale iniziato lo scorso luglio. Tutti attendono le sorti del “processo del secolo” ospitato dalla sede in Lussemburgo stracolma di una grande responsabilità per il futuro di uno sport più seguiti al mondo: il calcio.
Il procedimento
Lo scorso luglio in Lussemburgo è iniziato il processo contro Fifa e Uefa. La parte accusatoria è stata la Superlega, società privata formata inizialmente da dodici club di cui solo tre ufficialmente nel progetto: Real Madrid, Barcellona e Juventus. Quest’ultima ha avanzato l’accusa contro le due più grandi organizzazioni di calcio di avere il monopolio sull’autorizzazione e l’organizzazione delle competizioni internazionali, di sfruttamento esclusivo dei diritti e di minacciare di sanzioni club e giocatori che partecipano alla Superlega. A distanza di mesi sembra esserci un piccolo passo verso la risoluzione del processo perché l’avvocato generale della Corte dalla sede di Bruxelles Athanasios Rantos che ha definito compatibili alle leggi Antitrust europee le leggi di Uefa e Fifa. “Le norme della Fifa e della Uefa che sottopongono ad autorizzazione preventiva qualsiasi nuova competizione sono compatibili con il diritto della concorrenza dell’Unione” si legge nel suo parere. La sua conclusione non è vincolante ai fini della sentenza del Tribunale della UE, che è attesa per aprile 2023.
Fifa e Uefa verso la via del trionfo
Dopo la conclusione dell’avvocato generale della Corte Rantos la Uefa si è espressa: “Accoglie con grande favore il parere della Corte Ue che considera le sue norme sul tema Superlega non contrarie al diritto comunitario. Una sentenza della Corte di giustizia europea a sostegno della nostra missione centrale di governare il calcio europeo, proteggere la piramide e sviluppare il gioco in tutta Europa. La Uefa accoglie con favore l’opinione inequivocabile dell’avvocato generale Rantos, che rappresenta un passo incoraggiante verso il mantenimento dell’attuale struttura di governance dinamica e democratica della piramide calcistica europea”.
La questione è altamente delicata, e per sapere cosa sarà delle sorti del calcio europeo, dobbiamo attendere ancora qualche mese. I presupposti affinché decadano le accuse mosse dalla Superlega contro Uefa e Fifa non sembrano essere così vane. In attesa del giudizio del processo, continuiamo a goderci le partite giocate sul rettangolo verde che tanto ci fanno gioire quanto soffrire.
Di Margherita Milano