Se il Mondiale in Qatar ha visto una distanza massima tra gli stadi di 60 kilometri quello del 2026 che si disputerà tra Canada, Usa e Messico va in totale controtendenza. Sarà impossibile per Infantino vedere tutte le gare e muoversi con l’elicottero poiché tra lo Stadio Azteca di Città del Messico e il BC Place di Vancuver intercorrono per 4.800 km.
Tra i paesi ospitanti la new entry è il Canada in cui non si erano mai disputate gare della rassegna mondiale. Due sono gli stadi prescelti che sono il BC Place di Vancouver e il BMO Field di Toronto.
Per quanto riguartda il Messico, invece, che aveva ospitato sia la rassegna del 1970 vinta dal Brasile ai danni dell’Italia, sia quella del 1986 vinta dall’Argentina ai danni della Germania gli stadi interessati saranno l’Estadio Akron di Guadalajara, l’Atzeca di Città del Messico e il BBVA Bancomer di Monterrey.
Gli Stati Uniti che dalle nostre parti ricordano la sfortunata edizione del 1994 vinta dal Brasile con il rigore sbagliato da Roberto Baggio gli impianti che vedranno come protagonisti i migliori calciatori del mondo sono il Mercedes-Benz Stadium di Atlanta, il Gillette Stadium di Boston, il AT&T Stadium di Dallas, il NGR Stadium di Houston, il Arrowhead Stadium di Kansas City, il SoFI Stadium di Los Angeles, l’Hard Rock Stadium di Miami, il Metlife Stadium di New York/New Jersey, il Lincoln Financial Field di Philadelphia, il Levi’s Stadium di San Francisco ed il CenturyLink Field di Seattle.
Cambia ovviamente il periodo dell’anno interessato in quanto la gara inaugurale è prevista per il 25 maggio, mentre la finale si giocherà il 5 luglio. Si è reso necessario un periodo di tempo superiore al mese in quanto con la riforma operata dalla FIFA il numero delle squadre passerà da 32 a 48.
Insomma sia a livello geografico che temporale sarà il mondiale più grande di sempre, nella speranza che stavolta l’Italia torni a disputarlo.