Stati Uniti, Detroit, proprio nella stessa città in cui nel 2004 si verificò la celebre rissa tra Pistons e Pacers va in scena un altro brutto episodio di violenza nel mondo del NBA, il campionato di basket più spettacolare al mondo. Questa vicenda coinvolge gran parte dei giocatori delle due squadre nel match tra Detroit e Orlando, la gara termina con tre espulsi: Wagner, Hayes e Hamidou Diallo, il tutto condito da un’abbondante dose di dichiarazioni polemiche.
Tensione alle stelle in NBA tra Detroit e Orlando
Sul finire del primo tempo della sfida di NBA tra Detroit Pistons e Orlando Magic, con la squadra di casa in vantaggio quasi di venti punti, Killian Hayes si butta all’inseguimento di un pallone nei dintorni della linea laterale, proprio davanti alla panchina di Detroit. Mo Wagner è impossibilitato a prendere possesso del pallone per non incorrere in una violazione di campo: il tedesco, però, accorgendosi di essere superato da Hayes, crea un contatto d’anca col corpo dell’avversario scaraventandolo tra le braccia dei suoi compagni in panchina. La reazione di Hayes non si fa attendere, rialzatosi colpisce Wagner alle spalle con un pugno in testa che pare lasciare brevemente senza conoscenza il tedesco. Nel frattempo tutti i giocatori dei Pistons e gran parte di quelli di Orlando, intervenuti lasciando l’area della loro panchina, eventualità vietata dal regolamento NBA, danno inizio ad una rissa.
Al termine della contesa gli arbitri sanzionano Wagner con un’espulsione per flagrant foul, stesso trattamento riservato ad Hayes ma anche Hamidou Diallo, quest’ultimo punito per il comportamento tenuto nella zuffa che ne è seguita. A fine gara l’allenatore di Detroit Dwane Casey, dichiara: “Mi devono spiegare perché tutti i giocatori dei Magic che hanno lasciato l’area della loro panchina non sono stati sanzionati”, riferendosi a Franz Wagner, Cole Anthony, Wendell Carter Jr, Gary Harris, Mo Bamba, R.J. Hampton, Terrence Ross e Admiral Schofield. Prontamente arriva la risposta dallo spogliatoio dei Magic: “Sappiamo che queste sono le regole ma in questo caso il nostro compagno era da solo in mezzo alla panchina dei Pistons, attorniato solo da avversari: sentivamo di doverlo proteggere”. Fortunatamente, a differenza della rissa tra Pistons e Pacers del 2004 a The Palace, stavolta lo scontro non ha coinvolto pubblico e tifosi rimanendo nei limiti del consentito.
Di Stefano Gentili