Non è mai bello quando una forza maggiore obbliga una persona a terminare una delle sue più grandi passioni. Come è stato anche recentemente nel mondo del calcio per il giovane Enock Mwepu, o nel 2013 per l’ex Inter Felice Natalino, è così anche per il giovane Tyrell Terry, che seppur non soffra di problemi cardiaci a differenza degli altri due, ha comunque patito una condizione più grande di lui. Il classe ‘2000 ha abbandonato il sogno di una vita per un problema psicologico, il quale conferma l’importanza del fattore mentale, per gli atleti così come per chiunque. Il playmaker, seppur di proprietà dei Memphis Grizzlies, giocava in prestito ai Memphis Hustle, e nel 2020 è stato scelto al Draft annuale, ragion per cui era considerato una grande promessa. La triste notizia è stata comunicata dal diretto interessato nel suo profilo Instagram con un lungo e commovente messaggio.
Gli albori del ragazzo: dall’High School al College
I suoi primi passi assomigliano molto a quelli di un qualsiasi ragazzo americano, che sogna un giorno di confrontarsi con i grandi della pallacanestro. Terry inizia a scalpitare fin dalle superiori con la DeLaSalle High School, in Minnesota. Da matricola, ha aiutato la sua squadra a vincere il campionato statale di Classe 3A diventando così la prima squadra nella storia del Minnesota a conquistare cinque titoli consecutivi. Inoltre ha anche portato DeLaSalle ai titoli di stato 3A come studente del secondo anno e senior. Nella sua stagione da senior, è stato nominato finalista per il Minnesota Mr. Basketball Award.
Le cose vanno per il verso giusto e quando il ragazzo si trasferisce al College iniziano ad esserci i presupposti per mettere il naso fuori dalla finestra, avventurandosi così in un mondo da lui sempre voluto. Nel novembre 2019 arriva il debutto con Stanford, registrando 14 punti, quattro rimbalzi e quattro assist in una vittoria per 73-62 su Montana. La settimana seguente fa registrare la sua prima doppia-doppia in carriera con 21 punti e 10 rimbalzi nel successo su William & Mary. Nella partita successiva ha messo a referto un’altra doppia-doppia, con 20 punti e 11 rimbalzi nella vittoria contro Oklahoma.
Il 13 gennaio 2020, è stato nominato matricola della settimana della Pac-12 Conference dopo aver ottenuto una media di 16,5 punti, 7,5 rimbalzi e 4,5 assist a partita nelle vittorie su Washington e Washington State. Il mese successivo, Terry ha segnato un record di 27 punti con sette tiri da tre punti per guidare la sua squadra alla vittoria contro Utah. Alla fine della stagione regolare, Terry è stato selezionato per il Pac-12 All-Freshman Team e All-Pac-12. Da matricola ha segnato una media di 14,7 punti, 4,5 rimbalzi, 3,2 assist e 1,4 palle recuperate a partita. Dopo la stagione, Terry ha dichiarato la sua eleggibilità per il Draft NBA 2020, venendo così scelto dalla sua prima squadra ufficiale, i Dallas Mavericks.
Purtroppo per lui, assieme al desiderio di raggiungere un grande sogno gli si è pian piano sviluppato un senso di malinconia, che nel tempo si è tramutato in ansia e lo ha portato ad un grave conflitto interno, che fortunatamente ora sta riuscendo a sconfiggere; ma a che prezzo. Come detto da lui stesso ormai i suoi obbiettivi non sono più dentro il mondo del Basket ma fuori, e la sua ricerca per la felicità è appena incominciata. Sintomo di forza da parte del ragazzo che ha saputo mettere da parte una grande passione per preservarsi al meglio ed evitare di capitolare ulteriormente nel conflitto interno.
Il messaggio di Terry: motivi ed emozioni
L’importanza del messaggio di Terry obbliga indirettamente a sensibilizzare ogni lettore, e vista l’incredibile caos attraversato dal ragazzo, alla fine dei conti (considerando l’attualità) è giusto per lui che sia finita così. Il messaggio specifica la causa dell’abbandono, ossia la forte ansia che lo attanagliava, derivata fondamentalmente dall’amore stesso per il Basket. Nel post del ragazzo, oltre al commento di cui andremo a breve a parlare, ci sono delle foto emblematiche, che hanno un valore ben definito per il nativo di Minneapolis. Oltre ad alcuni bei scatti che riprendono il giovane fare ciò che più gli piace, notiamo anche una significativa immagine del suo lontano passato, che lo vede assieme a dei compagni di squadra, vestiti tutti con la gloriosa maglia del Minneapolis Hustlers.
“Oggi ho deciso di lasciare andare il gioco che ha formato gran parte della mia identità“. Parole forti da parte sua, che confermano la marea attraversata, che lo ha potato a rinunciare a tutto ciò che ha contribuito alla costruzione della persona in fase adolescenziale. Arrendersi non è però nelle sue corde: “Per la maggior parte, sarò per sempre conosciuto come un fallimento o uno spreco di talento e può essere vero quando si tratta di Basket, sono i più grandi fallimenti nella vita che portano al più grande successo“. Parole che evidenziano la sua forza di volontà, la quale è sufficiente da permettergli di tirarsi su e proseguire per la sua strada.
“Mentre ho raggiunto traguardi incredibili, creato ricordi indimenticabili e fatto grandi amicizie ho anche vissuto i momenti più bui della mia vita. Al punto che invece di rafforzarmi, ha cominciato a distruggermi. Dove ho iniziato a disprezzare e mettere in discussione il valore di me stesso, molto più di quanto coloro che mi circondavano potessero mai vedere o sapere”. A volte le persone puntano il dito senza immedesimarsi, ma se non si fa un passo indietro è quasi impossibile recepire al meglio le reali situazioni; che siano come in questo caso personali o anche in altri ambiti.
Il messaggio conclusivo di Terry è volto ad indicare la sua serenità e speranza per il prossimo futuro, mostrando quanto sia consapevole della propria situazione e volenteroso di modificarla quanto prima: “Ora sto percorrendo una strada diversa, una strada che, si spera, porterà alla felicità e alla possibilità di amarmi di nuovo“. I problemi interni lo hanno portato con molte probabilità anche ad una cattiva immagine di sé stesso, che si spera nel tempo possa rimarginarsi e tornare a splendere come un tempo, seppur senza l’appoggio del suo più grande compagno di pomeriggi.
di Jacopo Abissoni
Foto Twitter Tyler Terry