Si va sempre più nello specifico sul fronte delle indagini per le plusvalenze, e se attualmente gli occhi non sono puntati sugli otto club prosciolti che erano coinvolti nell’inchiesta legata alla Juventus c’è una scia che il procuratore della Figc Giuseppe Chiné sta intraprendendo. Infatti quest’ultimo è in procinto di chiedere i documenti inerenti all’operazione che ha visto Victor Osimhen lasciare il Lille per aggregarsi al Napoli. A scriverlo è il quotidiano Repubblica, il quale ci alcune possibili conseguenze, che a quanto pare non sono legate prettamente all’ex società di uno degli autori del misfatto, il non che ex Presidente Andrea Agnelli. Sarebbe inoltre a rischio la società di Aurelio De Laurentis.
La procura e gli atti di Osimhen
Nonostante il Napoli sia stato prosciolto nel processo dell’anno scorso un eventuale fuoriuscita di determinate irregolarità rischiano di riaprire il fascicolo con la possibilità di un cambio di linea sulla sentenza. L’unica certezza al momento è il controllo a riguardo, che dovrebbe essere effettuato nelle prossime ore per verificare se ci siano elementi validi per riaprire il caso.
“Le “dichiarazioni auto accusatorie” sono carpite grazie ai mezzi della giustizia ordinaria. Senza, è quasi impossibile colpire un club. Per questo, a breve il procuratore Chinè chiederà alla Procura di Napoli gli atti dell’inchiesta sul falso in bilancio che riguarda De Laurentiis”. Scrive così Repubblica, che lascia intendere l’eventualità di riscontrare sviluppi importanti già dalle prossime ore, in un caso o in un altro. La sensazione è che al di là del fattore Osimhen possano aprirsi alcune piste su più fronti, e forse non solo verso il club partenopeo.
di Jacopo Abissoni