L’effetto provocato dal calcio è grande ed influente per tutti, ma ci sono dei paesi dove quest’ultimo è maggiormente considerato. Nel corso della storia, ci sono stati molteplici eventi capaci di valutare l’importanza data al calcio da parte di alcune popolazioni. Brasile, Italia, Inghilterra o Argentina sono alcune di queste, nella quale l’intera visione del mondo del pallone è professata e osannata al massimo livello. Ci giunge però dal Giappone una particolare notizia che sorprende molti lettori, la quale ci mostra come anche una piccola realtà calcistica come quella nipponica, può grazie a questo sport creare un forte e stimolante interesse a centinaia di migliaia di persone. Tutto ciò può indirettamente aiutare il mondo del calcio nel suo sviluppo, vista la costante importanza nell’interesse comune di ogni etnia verso questo sport.
OKAYAMA GAKUGEIKAN HIGH SCHOOL- HIGASHIYAMA HIGH SCHOOL: UNA FINALE DA RECORD
La finale del 101° campionato di calcio delle scuole superiori giapponesi, si è tenuta lunedì 9 gennaio presso lo Stadio Nazionale di Tokyo, il quale oltre ad ospitare le partite della nazionale maggiore rappresenta anche il luogo dello svolgimento della XXXII edizione delle Olimpiadi. La partita ha messo di fronte l’Higashiyama High School e l’Okayama Gakugeikan High School. La partita è stata vinta da quest’ultima per 3-1, sotto gli occhi di 51.000 persone. È stata la prima finale per entrambe le squadre, con le emozioni che hanno colpito senza freni, da una parte e dall’altra.
Il direttore della scuola vincente Yoshiaki Takahara, ha dichiarato le seguenti parole al termine del match: “Voglio ringraziare i giocatori che hanno messo in scena una partita così meravigliosa su questo palcoscenico da sogno”. Numeri importanti, che portano in alto il valore che le persone danno al calcio, il quale sembra destinato a confermarsi l’attività sportiva più seguita e praticata in tutto il globo, con la speranza che notizie come quella odierna possano proseguire per molto tempo, strappando così sorrisi e soddisfazioni a chi lo tiene davvero nel cuore.
di Jacopo Abissoni
