PLUSVALENZE – STRETTA DEL PARLAMENTO: PRONTA UNA LEGGE AD HOC

Nel corso dei lavori parlamentari di conversione del c.d. Decreto Milleproroghe Il Governo ha presentato un pacchetto di 23 emendamenti tra i quali ce n’è anche uno che tende a dare una svolta alla questione plusvalenze nelle società sportive. Da quello che si apprende viene proposta una modifica al Testo Unico delle Imposte sui Redditi e, più preciamente, dell’Art. 86 che, sino ad oggi, prevede una condizione molto vantaggiosa per le società sportive.

L’attuale formulazione del Tuir (art. 86 comma 4) infatti recita:

(…) Le plusvalenze realizzate, diverse da quelle di cui al successivo articolo 87, determinate a norma del comma 2, concorrono a formare il reddito, per l’intero ammontare nell’esercizio in cui sono state realizzate ovvero, se i beni sono stati posseduti per un periodo non inferiore a tre anni, o a un anno per le società sportive professionistiche, a scelta del contribuente, in quote costanti nell’esercizio stesso e nei successivi, ma non oltre il quarto (…)

Intendendosi per “beni” il diritto di avvalersi della prestazione di un calciatore le società sportive, se approvatol’emendamento, potranno ripartire la plusvalenza in 5 anni ma solo e se hanno detenuto il cartellino per un periodo non inferiore ai 3 anni. Non solo. Il correttivo limiterebbe l’ammontare della plusvalenza oggetto di ripartizione in 5 anni alla sola quota parte proporzionalmente corrispondente al corrispettivo in denaro evitando, di fatto, le compensazioni per “scambio dei giocatori”.

Viene inoltre riferito che le modifiche proposte, qualora non riuscissero a rientrare nel Milleproproghe, faranno certamente parte di un provvedimento ad hoc rispondendo così anche all’accorato appello di quanti, come i Giudici della Corte Federale nella recente Sentenza sui punti di penalizzazione alla Juventus, auspicavano un intervento urgente in tal senso. Quello che emerge è un quadro normativo più stringente che metterà la parola fine ad una pratica di cui il mondo del calcio ha troppo abusato negli ultimi anni.

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