Di certo una lite tra Mourinho e Lotito è un qualcosa che non ti aspetti, ma che diventa un chicca per la nostra tanto bistrattata Serie A. Uno degli allenatori più vincenti del calcio ed un Presidente “sui generis” per il suo modo di esporsi che vengono a contatto tra loro dopo un derby che definire teso è un eufemismo. “Peccato che non c’erano le telecamere, che vi siete persi…” è il commento ironico rilasciato da un calciatore poco prima di lasciare la pancia dello Stadio Olimpico.
Intervenuto sulle frequenze di Rai Radio 1, il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha parlato di quanto accaduto ieri negli spogliatoi dell’Olimpico subito dopo la vittoria contro i rivali cittadini. “Come tutti gli altri momenti, senza troppa enfasi, le partite si vincono e si perdono, l’importante è la determinazione che si mette in campo. C’è grande soddisfazione per l’azione della squadra e il sostegno dei tifosi che ci hanno sostenuto con entusiasmo e passione”.
Non si è concesso nemmeno un bicchiere di prosecco per festeggiare?
“Sto a dieta e non posso fare eccessi. Ero ingrassato troppo e sto cercando di diminuire il peso specie per motivi di salute”.
Cosa è successo dopo il derby con Mourinho?
“Nella vita ognuno ha i propri comportamenti, io sono per il rispetto, che è alla base di tutto. Io non ho proferito parola, ho visto che c’era un parapiglia e soprattutto una cosa non gradita: il fatto che un giocatore della Roma fosse completamente nudo nel corridoio. C’era uno scambio di vedute tra il giocatore della Lazio, vestito, e uno uscito dallo spogliatoio nudo, senza nemmeno un asciugamano. Mentre stavo andando via ho visto c’era una specie di battibecco con mio giocatore, che se ne stava andando. Io mi sono fermato per capire cosa stesse accadendo e Mourinho mi ha detto una cosa tipo ‘tu che guardi”.
Lei come ha reagito?
”Ho pensato che non avesse capito che ero il presidente della Lazio, gliel’ho detto e lui ha rincarato la dose e allora mi sono detto, un momento. La partita finisce al novantesimo sul campo, una volta finita la partita è finita, questo è lo sport e se qualcuno se lo dimentica, sbaglia e significa che non è portatore di valori sportivi”.
Come ha risposto a Mourinho?
“Io sono il presidente della Lazio. E se mi ha riconosciuto è ancora più grave, se continui…errare è umano, perseverare è diabolico”.
Alla fine vi siete stretti la mano col tecnico lusitano?
“Non ci siamo dati nessuna mano perché io non ho discusso con nessuno, ho solo precisato il ruolo di ognuno, tutto qua. E’ un problema di ruoli, quando uno non li rispetta non ha capito le regole. Tenete presente che la partita era Lazio Roma quindi la Roma era ospitata. E’ come se lei a casa sua arriva un ospite e si comporta in una certa maniera”.
Una ricostruzione di parte che sarebbe bello venisse confutata dallo Special One che in termini di dialettica non è secondo a nessuno. Alla fine però ci rimarrà quell’amaro in bocca visto che quasi certamente ci siamo persi la lite dell’anno che sarebbe entrata di diritto tra le più esilaranti ed inaspettate.