Com’è quel detto? Ah sì: “Ride bene chi ride ultimo”. È il caso di Antonio Rudiger, difensore centrale della Germania che oggi è stata sconfitta dal sorprendente Giappone all’esordio di questo mondiale. L’ex difensore della Roma, attualmente in forza al Real Madrid, è stato autore sul momentaneo 1-0 per i tedeschi di un gesto che dalle nostre latitudini si definirebbe da sbruffone per usare un eufemismo.
Intorno al 60° minuto di gioco mentre Asano esterno d’attacco nipponico prova uno scatto affondo sulla fascia Rudiger dei metri di vantaggio e della sua maggiore stazza ridicolizza l’avversario mimando la più classica delle corse a ginocchia alte. Per fare un esempio, alla Usain Bolt quando ha la vittoria in tasca a pochi metri dall’arrivo. Un atteggiamento poco consono per una partita ancora in bilico. Impietose le telecamere che hanno ripreso anche il sorriso beffardo rivolto all’avversario quando il pallone aveva varcato la linea di fondo.
Ma il calcio si sa è il più crudele dei giochi e spesso ti serve il conto alla fine dei giochi. Infatti, come se fosse un segno del destino, è proprio da quell’evento che parte la rimonta storica del Giappone. E indovinate chi firma il gol vittoria? Si proprio lui, Takuma Asano. Stop d’autore e destro secco che batte Neuer, mentre Rudiger in evidente ritardo stavolta non ha potuto far altro che guardare l’esultanza degli avversari. Il numero 18 da ora in poi, ha una bella lezione di vita da raccontare.
