CARESSA SI RACCONTA IN LIVE: LE TELECRONACHE, L’ARRIVO SU TWICTH E MOLTO ALTRO… – VIDEO

In occasione dell’uscita del libro “Grazie Dio che ci hai dato il calcio” è stato nostro ospite in live su canale Twicth di Ocwsport il noto commentatore di Sky Fabio Caressa. Come svelato nell’intervista esclusiva che ci ha concesso ieri il giornalista ha ripercorso proprio le motivazioni di scrivere questo libero. “E’ una storia di quello che succede dietro le quinte del mondo degli inviati. Però a volte succedono delle cose comiche quasi fantozziane ed ho deciso di raccontarle”. La voce del Mondiale del 2006 comincia raccontando degli aneddoti “I primi anni gli steward avevano un abitudine infernale di non farci entrare negli stadi. Una volta a Piacenza trovai uno che si era accanito in maniera crudele. Mi aspetto da una parte della porta e mi disse che non potevo entrare e mi disse passi dall’altra parte. Feci il giro dello stadio ed arrivando sulla porta me lo ritrovai davanti e mi disse non può passare”.

Non poteva mancare il racconto dell’incontro con Beppe Bergomi “Aveva smesso da pochi giorni e non era molto convito. Venne a fare la prova di telecronaca ed andò benissimo naturale. All’uscita della sala doppiaggio c’era l’eclissi di sole ed io la presi come un segno del destino”.

Caressa parla poi della Juventus e della dicotomia tra Agnelli e Elkann “Credo che Andrea fosse convinto che in giudizio non avrebbe perso mentre Elkann era più aperto ad intavolare un confronto. Ma senza carte non si può esprimere un giudizio anche perchè molto complesse”.

Sul Mondiale poi “L’inghilterra è una bella squadra. Credo che ci siano squadre più forti, ma quasi tutte hanno perso ed hanno fatto una partita “ni”. Ci sono alcuni allenatore che si sono suicidati. Ieri la Germania, un pò di malizia. Gli fai subito il gol del 3-2 così la Spagna è sicura di andare dalla parte del Marocco. Ma tienila più in bilico così la Spagna non può rischiare ed un gol lo deve fare per forza e poi gli ultimi 5 minuti la provi a vincere”.

Se si passa al calcio di casa nostra il primo nome ad essere toccato è Lukaku. In questo caso Caressa ha un giudizio abbastanza netto “Conte ha tirato il meglio di Lukaku e Di Canio lo ha chiamato sempre “panterone moscione”. Ieri quando ha sbagliato quei gol a porta vuota mi sono venute in mente quelle parole”.

Sul suo arrivo su Twicth Caressa cambia atteggiamento ed ammette che è una cosa “Io su Twitch devo imparare e sto imparando. Una roba sulla quale devo prendere il ritmo. Ho imparato che più voci aiutano ed al momento sto facendo degli esperimenti. Capello mi ha insegnato che in ambito professionale bisogna prima capire dove sei e solo dopo impossessarti degli strumenti necessari per lavorare il meglio possibile”.

Molto interessante l’analisi sulla gestione dell’affare Ronaldo da parte della Juventus “Nessuno mette in conto la pandemia. Io prendo spunto dalle parole di Ferran Soriano Amministratore Delegato del City che dice che in una società c’è bisogno di 3 figure. Il Visionario, il Signor no e la colonna. Nella Juventus il visionario era Andrea Agnelli, il Signor no era Marotta e la colonna era Allegri. Fino a quando la Juventus li ha avuti è andata benissimo. Quando è mancato il Signor no li è cambiato tutto. Il Visionario ha detto diventiamo una delle prime squadre d’Europa e facciamo la Superlega. Poi al posto di Marotta è arrivato uno che diceva sempre che si può fare ed hai fatto all in con Ronaldo. Poi con la pandemia non sei riuscito nemmeno a girare le carte a poker”.

Una chiacchierata che ha toccato tantissimi punti che potrete vedere sulla replica visibile sul canale twicth e su quello youtube.

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