Lo scorso 4 aprile sarebbe comparso davanti ai pm della Procura di Torino Marco Gianoglio, Mario Bendoni e Ciro Santoriello, l’ex capitano della Juventus Giorgio Chiellini nell’ambito della nota inchiesta Prisma. Un articolo pubblicato giovedì 22 dicembre 2022 dal quotidiano La Repubblica e firmato da Sarah Martinenghi afferma di riportare parti del verbale dell’interrogatorio cui il difensore pisano sarebbe stato sottoposto nella scorsa primavera in merito ai bilanci della società bianconera e al pagamento degli stipendi della stagione sportiva 2019-20.
Giorgio Chiellini ai pm, le parole riportate
Il pezzo cita alcune risposte dell’attuale stopper dei Los Angeles FC a domande piuttosto generiche sui rapporti con il club torinese: “Inizialmente mi parlavano tramite agente, il mio procuratore è Davide Lippi. Onestamente negli ultimi anni ne parlo direttamente io. Prima era Marotta il mio referente, poi ho negoziato il contratto direttamente con il presidente Andrea Agnelli per il rapporto che si è creato appunto, negli ultimi anni”. Al cuore del verbale vi sarebbero le dichiarazioni in merito all’accordo tra Andrea Agnelli e Fabio Paratici, da una parte, e la squadra, dall’altra, mediato dallo stesso Giorgio Chiellini: “Quando è scoppiata la pandemia, chiaramente un periodo di panico e difficoltà economica, mi è stato chiesto di fare da tramite con il resto del gruppo per venire incontro al momento straordinario che si era creato. A marzo ho cominciato a parlare con i compagni per capire la disponibilità a venire incontro ai problemi che c’erano in società, problemi di solvibilità soprattutto perché tutti gli introiti liquidi venivano a mancare”.
L’ex azzurro avrebbe inoltre ammesso: “Non è stato facile, ognuno aveva la sua opinione, ma hanno accettato con la promessa che a stagione riniziata sarebbero stati ricompensati”. Dai documenti visionati dalla giornalista del quotidiano torinese vi sarebbero anche le parole in merito all’esito della negoziazione: “Quello che è stato fatto è rinunciare a 4 mensilità per permettere alla società di respirare con la promessa, che ripresa la stagione, sulla base di quello che sarebbe successo, una parte sarebbe tornata indietro. Una parte dei contratti sarebbe stata riadeguata in base a quanto avremmo giocato. Questa parte sarebbe oscillata tra le due e le tre mensilità”. La rinuncia – secondo Martinenghi – avrebbe poi subito delle variazioni alla luce del riavvio del campionato in estate secondo le parole di Chiellini: “A giugno ricomincia la stagione, riusciamo a finirla anche senza pubblico e da luglio sono state sottoscritte le integrazioni successive. Non credo ci sia nessuno che non sia stato accontentato”.