I tifosi del Milan non potranno certamente essere soddisfatti di come sono andate le cose finora in questa stagione per la propria squadra. I rossoneri hanno mostrato tutti i limiti della rosa, proprio quei limiti che nella scorsa, trionfale, annata erano riusciti non solo a nascondere, ma a cavalcare, come la rosa corta ad esempio, facendoli diventare dei veri e propri punti di forza grazie alla coesione del gruppo. Perché forse è proprio qui la vera differenza che i supporters rossoneri e non solo hanno notato in questa metà di campionato in Pioli e la sua banda, un cambio di atteggiamento, una nuova incapacità di sfruttare l’entusiasmo che era stato generato attorno all’ambiente dopo la vittoria dello scorso Scudetto.
MILAN, I NUMERI PARLANO CHIARO
Se sul lato del clima la differenza si nota tutta, anche i numeri non nascondono nulla se si vanno a confrontare con quelli di 12 mesi fa. Nella stagione 2021/2022 al giro di boa della Serie A, quindi dopo 19 partite disputate, i rossoneri erano secondi, come quest’anno, ma a soli 4 punti dall’Inter capolista, mentre oggi il Napoli dista ben 12 lunghezze. Anche i punti ottenuti sono calati, solo 38 rispetto ai 42 dall’anno passato, non una differenza abissale, certo, ma importante se si pensa che il vero cambio di passo del Diavolo era stato fatto nella seconda parte di stagione.
Ciò che è calato drasticamente è la differenza reti, dovuto ad un peggioramento tanto in difesa quanto in attacco, sintomo di come ci sia da lavorare in più reparti per Stefano Pioli se si vuole sperare ancora di ottenere risultati. In generale la squadra sembra aver perso alcune delle proprie caratteristiche portanti che erano state mostrate, come una capacità importante di capovolgere il fronte da difensivo in offensivo o come il fatto di essere in grado di accompagnare con tanti uomini le azioni offensive. Ciò si potrebbe leggere come conseguenza di un calo fisico per la squadra, che potrebbe essere un po’ spremuta dopo gli straordinari fatti nell’ultimo anno e mezzo.
MILAN, IL MERCATO ESTIVO (PER ORA) NON CONVINCE
La campagna estiva di calciomercato del Milan ha visto partire una colonna portante dello Scudetto, quel Franck Kessié che ha salutato tutti direzione Barcellona, oltre ad un rincalzo che era stato importanti, come Alessio Romagnoli. In entrata sono arrivati tanti innesti, anche se per lo più scommesse, che non hanno pagato i dividendi che ci si aspettava in una stagione così importante come quella attuale, che avrebbe dovuto portare la certificazione della rinascita del Diavolo.
Charles De Ketelaere, Divock Origi, Yacine Adli, Aster Vranckx, Malick Thiaw, tutti giocatori che non hanno ancora dimostrato nulla con la maglia rossonera, anzi che per lo più hanno deluso. Il giovane belga, soprattutto, doveva essere il grande innesto, vista la cifra spesa per averlo, anche se attenzione va fatta nel giudicare troppo in fretta, il caso Leao insegna. Qualcosa, comunque, deve essere fatta sul mercato, per poter aiutare i titolari e perché, anche se lo Scudetto sembra lontano, la stagione ha ancora tanto da dare.
di Riccardo Caglio